Fiera di San Martino a Grottammare: l’11 novembre l’appuntamento con la tradizione

FIERA DI SAN MARTINO 

11 novembre

L’appuntamento con la tradizione

Un appuntamento che si perde nella memoria storica di Grottammare e oltre a costituire una delle iniziative più attese del calendario annuale è un punto di riferimento anche per gli scadenzari delle città limitrofe.

Conta migliaia di visitatori ogni anno e un numero sempre molto alto di operatori che prenotano uno spazio, per la vendita o la semplice esposizione. Sono loro gli autori indiscussi di questo intreccio resistente tra presente e passato.

BREVI CENNI LOGISTICI

Solitamente gli espositori sono distribuiti nell’area della Fiera come segue:

Prodotti alimentari (frutta, formaggi, dolci da forno ecc.): zona centrale, nei pressi del Mercato ortofrutticolo;

Casalinghi e ferramenta: Via Matteotti (adiacente la ss.16) e parte di Via Capriotti;

Somministrazione di Alimenti e Bevande (porchetta, pesce fritto, tacchino alla canzanese, ecc.): Viale Crucioli e via Laureati (presso la Pineta icciotti);

Merci varie: tutta l’area della fiera da Via Verdi a Via Battisti;

Animali e Fiori: zona antistante la Scuola Elementare di Viale Garibaldi;

Produttori diretti: zona limitrofa al Mercato ortofrutticolo, parte di Piazza Fazzini, Largo Raffaello Sanzio e vari stand sparsi per l’intera area;

Espositori di camini ed articoli vari: Viale Garibaldi e Via Marconi lato sud.

CENNI STORICI

Questa fiera, che si tiene tuttora l’11 novembre, giorno dedicato a San Martino, era in origine una fiera popolare, legata all’economia della seconda metà del XVIII secolo e basata principalmente sullo scambio di materie prime e prodotti agricoli con manufatti semilavorati o prodotti finiti

La sua particolarità consisteva nell’essere una fiera “franca”, a cui potevano partecipare tutti, senza particolari controlli sulla provenienza delle merci.

Oggi la fiera ha perso il suo carattere prettamente rurale ed è soprattutto un momento di festa a cui partecipa un numero ragguardevole di espositori e migliaia di visitatori, molti dei quali provenienti anche dai paesi limitrofi.

Nelle bancarelle si può trovare di tutto, comprese invitanti specialità alimentari locali, innumerevoli tipi di dolci, ma a San Martino si festeggia soprattutto l’arrivo del vino nuovo, che si può degustare con le immancabili caldarroste.

Un curioso evento collegato alla festa di San Martino è la cosiddetta “corsa dei cornuti”, della cui nascita non si hanno precise notizie: qualcuno ritiene che derivi dall’usanza dei Longobardi di festeggiare il santo con grandi parate militari in cui venivano indossati elmi ornati di vistose corna; altri sostengono che derivi dal fatto che i contadini che partecipavano alla fiera “facevano cornuti” i padroni, portando anche i prodotti che erano destinati a loro.

Comunque la tradizione è rimasta e, per evitare ogni equivoco, durante il banchetto di San Martino il piatto più atteso è un’insalata di sedano (“lu sonnere alla cazzimberie”) che, essendo condito con molto pepe, viene ritenuto afrodisiaco e perciò offerto, in particolare, agli uomini, in modo che alle loro mogli non venga la vaghezza di tradirli.

Fonte: www.comune.grottammare.ap.it

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